Abbiamo proposto un quiz ad alcuni professori della nostra scuola, esso trattava dei contenuti riguardanti le migrazioni e i migranti.
Abbiamo notato che anche per i nostri professori non è stato molto semplice da risolvere. Perché è così difficile dare la risposta giusta? Secondo noi potrebbe essere per via di una distorta informazione data dai telegiornali. La scelta dei giornali di trattare alcune notizie piuttosto di altre, di parlare di ciò che accade da noi senza guardare il contesto generale ci fa avere una percezione sbagliata sulle migrazioni.
Ora riguardiamo insieme le risposte.
1) Nella prima domanda si può notare che solo due professori su sette hanno risposto correttamente, mentre gli altri hanno sbagliato.
Secondo il Global Trends 2015 dell’Unhcr, la risposta esatta è la “Turchia”, caratterizzata da 2,5 milioni di rifugiati, seguita dal Pakistan (1,6 milioni) e dal Libano (1,1 milioni).
2) In questa domanda c’è stata una percentuale minore di risposte corrette, solo uno tra i nostri professori è riuscito a dare la risposta giusta, cioè, nel 2016 gli arrivi sulle coste rispetto al 2015 sono ridotti di circa un terzo, secondo i dati dell’Unhcr (l’alto commissariato dell’Onu che si occupa dei rifugiati).
3) Questa volta, invece, più del 50% dei professori è riuscito a dare la risposta esatta, essa è la Nigeria con il 21% dei migranti. Fonte: UNHCR.
4) La maggior parte dei professori (5) ha dato la risposta errata, cioè l’ islam, però sommando il numero di cattolici, ortodossi e altri culti cristiani si arriva a una percentuale di quasi 55% (2 700 000 cristiani stranieri). Fonte: Dossier Statistico IDOS
5) Da queste risposte sbagliate a questa domanda siamo rimasti poco sorpresi dato che in televisione si parla di grandi spese per l’accoglienza dei migranti, ma i costi per la gestione dell’accoglienza rappresentano una piccolissima percentuale della spesa pubblica nazionale pari allo 0,14% .
6) In 4 su 7 hanno dato la risposta giusta. Il costo per la gestione dell’accoglienza viene in gran parte riversato sul territorio sotto forma di stipendi ad operatori, affitti e consumi e, in ogni caso, rappresenta una piccolissima percentuale, quantificabile nello 0,14%, della spesa pubblica nazionale complessiva. Fonte: Rapporto sull’accoglienza di migranti e rifugiati in Italia; Ministero dell’interno.
7) Quasi tutti hanno risposto correttamente infatti non è possibile distinguere i richiedenti asilo e i migranti economici in base alla nazionalità, in quanto il diritto di protezione internazionale è un diritto relativo al singolo e non al paese di provenienza.
Scritto da:
Martinelli Vincenzo
Martinelli Claudia
Muscarello Lorenzo
Napolitano Samuele
STIAMO TUTTI BENE 